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L’Italia e il boccone croato: in campo stasera alle 18
14 giugno 2012, 11:39 am
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QUI ITALIA – “L’idea è di non cambiare tanto per dare una continuità”. Le parole sono del nostro ct Prandelli, e ci auguriamo suonino come auspicio. Eh sì, se l’Italia riuscirà a mantenere attenzione e palleggio sfoggiati coi campioni del Mondo all’esordio, le prospettive di digerire bene la pietanza croata sono ottime. La continuità chiesta da Prandelli comincia inevitabilmente dagli undici in campo: si va verso la conferma con l’unico dubbio Balotelli-Di Natale, dubbio che ci terremo fino agli inni iniziali. Per il resto quindi pare tutto confermato, con De Rossi che ha dimostrato eccome di meritare un posto in mezzo alla difesa (la prima vera vittoria di Prandelli contro tutti gli scettici). Proprio al romanista il ct pare chiederà un pizzico di lavoro in più, cercando di abbinare la grinta e l’attenzione difensiva ad una fase di appoggio per far ripartire la manovra. “Ha le doti fisiche per farlo, perchè ha la resistenza del centrocampista”, ha spiegato il coach di Orzinuovi. Su De Rossi ci ha già preso una volta, siamo quindi fiduciosi. Fermo restando che Barzagli “sta rispettando i programmi, siamo fiduciosi” dicono dallo staff medico azzurro. Stasera alle 18 non ci sarà, però già in previsione Irlanda è una bella notizia. Unico dubbio in attacco quindi, e Cassano (l’unico sicuro di scendere in campo dall’inizio) non ha preferenze: “Di Natale è il mio cecchino preferito, so che quando gli passo la palla, fa sempre gol”, e se gli si chiede chi preferisce tra “Marione” Balotelli e Totò la risposta è un correttissimo “me lo tengo per me”. Quando non dovrebbe diventa diplomatico. Terribile sto Cassano!
QUI CROAZIA – I ragazzi di Bilic stanno avanti nel girone, e questo già li fa partire favoriti. La squadra ancora una volta si è dimostrata tosta e all’esordio ha fatto vedere che grinta e sprazzi di qualità ce li ha. Come sempre. Bilic, secondo solo a Mourinho nel catalizzare l’attenzione davanti ad un microfono, ha già cominciato a caricare i suoi, in special modo il suo pupillo in mezzo al campo Modric, che “è meglio di Pirlo”. Sicuro dei suoi, il ct croato racconta la ricetta anti azzurro: “dovremo essere compatti e creativi, pressarli a tutto campo ed essere aggressivi”, e alla fine è certo che “non falliremo”. Tosto Slaven Bilic, ma si sapeva già. Il ct ha neutralizzato la polemica con Olic, che ha raccontato come la sua esclusione sia per scelta tecnica e non per infortunio come fatto credere. “La situazione di Olic è chiara”. Stop. Molti giornali hanno poi riportato la presenza nel ritiro croato di un “santone” con stimmate e un segno della croce inciso in fronte. Si tratterebbe di tal Zlatko Sudac. Sicuro però non sarà nell’undici iniziale, di questo Prandelli può star tranquillo.
Gli ultimi precedenti sanno di amaro per gli azzurri. Nel 2002 in Corea e Giappone l’Italia del Trap perse 2-1 nella fase a gironi (segnarono Olic e Rapaic), mentre nelle qualificazioni per Euro 96 una doppietta di Davor Suker ci stese in quel di Palermo. La pietanza sarà disgustosa da digerire anche stasera (in campo dalle 18), ma Prandelli e i suoi hanno tutto per buttare giù il boccone.
(Alberto Lucchini)