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Il Pontedera ai Mondiali
1 dicembre 2011, 5:24 PM
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Davide contro Golia. La leggenda nota a tutti capita a volte di ritrovarsela davanti concretamente. Magari su un campo di calcio, prima di giocare un mondiale. Era il 6 aprile 1994, e la nazionale di Arrigo Sacchi era in piena fase di costruzione in vista degli imminenti campionati americani. Serviva un’amichevole per testare molti azzurri, visto che un mese dopo ci sarebbero state le convocazioni ufficiali dei 22 da portare oltreoceano. Ed ecco allora che sul campo del centro tecnico di Coverciano arrivò il Pontedera, una squadra di C2 (l’odierna Lega Pro II Divisione). La squadra toscana era allenata da un cosiddetto “sacchiano”, Francesco D’Arrigo, che stava facendo grandi cose, visto che il Pontedera quando sfidò la Nazionale era imbattuto nel suo girone dopo 24 partite (unica squadra quell’anno ad avere questo primato in tutti i campionati professionistici). Non una squadra qualsiasi, d’accordo, ma contro di loro i ragazzi di mister D’Arrigo avevano Baggio, Massaro, Donadoni e tutta la super difesa del Milan di Capello. Insomma, la classica partita da “volemose bene” e un bel ricordo per il Pontedera. Pronti via, la musica è un’altra: prima Rossi al 19’ poi Alfredo Aglietti (che esordirà in serie A nel Napoli due anni dopo) chiudono il primo tempo sul 2-0 per i ragazzi della C2. Nel secondo tempo entrano Baresi, Signori e compagnia bella. Massaro in apertura accorcia le distanze e al 24’ centra la traversa. Sale poi in cattedra Giulio Drago, trentaduenne portiere del Pontedera, che snocciola una serie di miracoli fino a che Collina sancisce la fine, dopo sette minuti di recupero. Anni dopo Sacchi dirà: “i nostri avversari ci dimostrarono che con la volontà si poteva fare tutto”. Tutti ad applaudire quindi Alfredo Aglietti, il portiere Drago, ma anche Vezzosi, Paradiso, Rocchini, Allori. Tutti ragazzi di C2 che per un giorno avevano battuto la nazionale italiana di calcio. La Gazzetta il giorno dopo titolò: “ai Mondiali il Pontedera”. Sicuramente più di una persona quell’edizione della rosea se l’è tenuta sotto teca in salotto. Nel 2006, anni dopo la storica partita, il Pontedera tornò a far parlare di sé, questa volta fuori dal campo. Maurizio Mian, un pittoresco e nebbioso personaggio (con qualche problema col fisco italiano da 400 milioni) decise di acquistare la squadra e presentò la nuova futura dirigenza: le pornostar Valentine Demy e Karolcia e il rapper inglese Prodigal 1. Tutto poi saltò perché il Mian si dedicò alla politica con la Rosa nel Pugno. Al di là della parentesi colorita, di certo nel cuore dei tifosi rimarrà vivo il ricordo della vittoria contro la Nazionale di Sacchi. L’anno prossimo l’Unione Sportiva Città di Pontedera, che milita in serie D, festeggerà il centenario dalla sua nascita nel 1912. E chissà se l’attuale presidente Tiziano Orsini per brindare allo storico evento non abbia pensato di invitare anche un ex ct della nazionale nato a Fusignano?  (Alberto Lucchini)